
Il fenomeno della muta, ovvero caduta del pelo invernale e crescita di quello nuovo, è un fenomeno perfettamente naturale. Come possiamo migliorare la sua gestione quotidiana in casa?
Per chi avesse il suo primo coniglietto batuffoloso zompettante per casa, scoprire la presenza della muta determina, a volte, preoccupazione perché viene spesso scambiato con qualcosa di anomalo.
È un fenomeno fisiologico e normale ma vediamo come non confondersi con una alopecia causata da qualche patologia sottostante e viceversa.
Durante la MUTA: il pelo si stacca spontaneamente e cade in terra, una parte invece viene ingerito dall’animale durante le sue operazioni di grooming, e attraversa indigerito l’apparato gastro-enterico per essere infine espulso attraverso le feci.
Quali PROBLEMI si verificano durante la muta?
I problemi che possono nascere in occasione della muta riguardano per lo più gli animali anziani, che spesso non sono in grado di toelettarsi efficacemente e sui quali il pelo morto può rimanere anche per molto tempo favorendo problemi cutanei, oppure i soggetti a pelo lungo (ad es. angora) e i testa di leone. In questi conigli, il cui mantello è morbido ed abbondante, si formano spesso dei NODI DI PELO in particolare dietro le orecchie, a livello inguinale ed intorno all’ano. Questi nodi potrebbero rappresentare un pericolo, poiché possono essere strappati interi ed ingeriti, così come anche il lungo pelo che, se leccato via in grandi quantità, può formare ammassi e grumi all’interno dello stomaco.
Anche gli animali sottoposti ad un’ ALIMENTAZIONE SBAGLIATA , per lo più carente di fibra e ricca di amidi, possono avere dei problemi conseguenti al rallentamento della peristalsi (movimenti di contrazione dell’intestino che consentono l’avanzamento del contenuto intestinale lungo il canale).E questo favorirebbe la permanenza del pelo all’interno dell’apparato digerente: pertanto, durante la muta più che mai, bisognerà osservare un’alimentazione molto ricca in fibra (e quindi in fieno), lasciando sempre a disposizione acqua fresca, soprattutto in corrispondenza della muta estiva, dove ad essere sostituito (ed ingerito) è il più folto pelo invernale.
ATTENZIONE ad alcune situazioni che potrebbero confondete come:
1)la gravidanza o la pseudogravidanza nella femmina, che si strappa il pelo per creare il nido 2)la presenza di malattie cutanee come la dermatofitosi
3)patologie ormonali che possono causare la caduta del pelo oppure fenomeni di BARBERING, un disturbo comportamentale nel quale un coniglio toeletta l’altro con particolare insistenza fino a determinare la rimozione del pelo su vaste aree del corpo.
In caso di dubbio, meglio interpellare il medico veterinario di fiducia.